Come leggere l’etichetta alimentare

come leggere l'etichetta degli alimenti prima dell'acquisto

Capire come leggere l’etichetta è importante perchè è l’unico strumento che abbiamo a disposizione per conoscere le caratteristiche di un prodotto; il suo scopo è, infatti, quello di informare e tutelare l’acquirente in modo corretto e più possibile trasparente.

In realtà alcune informazioni sono obbligatorie e regolamentate per legge mentre altre sono facoltative o complementari. La normativa di riferimento in materia di etichettatura degli alimenti è il DL 109 e l’ultimissimo Reg. UE 1169/2011 entrato in vigore il 12 dicembre 2011 ma le nuove regole saranno applicate nei 3 anni che seguiranno (5 anni per le informazioni nutrizionali).

Quando possiamo fare una scelta, è importante saper scegliere e per questo ricordatevi di leggere attentamente le etichette prestando attenzione ad alcuni elementi; ad esempio ai grassi utilizzati che possono spaziare dal burro all’olio d’oliva, dalla margarina all’olio di palma.

Ecco alcuni consigli per leggerle correttamente:

  • Diffidare di quelle non facilmente leggibili e prediligere invece quelle ricche di indicazioni alimentari perché sono sinonimo di qualità.
  • Verificare la presenza della quantità netta: quantità che il prodotto contiene al netto della tara.
  • Occhio alla dicitura “da consumarsi preferibilmente entro” o “da consumarsi entro” che indicano rispettivamente il termine minimo di conservazione (cioè la data fino alla quale il prodotto alimentare conserva le sue proprietà specifiche in adeguate condizioni di conservazione) e la data di scadenza (la data dopo la quale i prodotti preconfezionati rapidamente deperibili possono costituire un pericolo per la salute umana) che, come da DECRETO BERSANI, deve essere riportata in forma chiara e di facile individuazione nel campo visivo, indicando nell’ordine giorno, mese ed eventualmente anno.
  • Occhio agli ingredienti: è bene ricordare che gli ingredienti sono riportati in ordine decrescente di quantità compresi gli additivi ( contrassegnati dalla lettera E seguita da un numero) ; per questo è importante leggerli sia per valutare la qualità del prodotto, sia per identificare prodotti con ingredienti che possono non essere da noi ben tollerabili ad esempio in caso di allergie (allergeni come per es. cereali contenenti glutine e derivati, uova e derivati, soia e derivati, latte e derivati, frutta con guscio (nocciole, mandorle, noci, pistacchi,…) .

L’elenco in ordine decrescente ci permetterà anche di fare delle valutazioni in base al rapporto qualità prezzo o di scegliere un prodotto in base al tipo di ingrediente usato: ad esempio ben diverso è trovare tra gli ingredienti di biscotti o prodotti da forno la dicitura oli vegetali (anche i poco consigliabili oli di colza o di palma o di cocco sono vegetali) o olio extravergine d’oliva.

Quindi, se lo zucchero, i grassi o il sale sono uno dei primi 3 ingredienti, probabilmente non è una buona scelta.

  • Ricordare che gli ingredienti presenti in quantità inferiore al 2% del peso possono essere elencati in modo casuale: ciò non vale però per quanto gli allergeni che devono essere sempre dichiarati ( art. 5 DECRETO LEGISLATIVO 27 gennaio 1992, n. 109)
  • Date preferenza agli alimenti che riportano l’etichetta nutrizionale, molto diffusa nonostante sia volontaria (questa è in realtà obbligatoria, però per i soli alimenti che vantano particolari caratteristiche per la salute es. senza zucchero, povero di fibra ec..) per poter fare un ulteriore cernita in base ai propri fabbisogni dietetici e fisiologi.
  • Attenzione agli slogan “ Senza……”, “Senza zucchero”, se nell’etichetta troviamo riportato le seguenti diciture “ sciroppo di glucosio”, “sciroppo di fruttosio”, “maltosio, “amido di mais”, “sciroppo di vegetali” vuol dire che l’alimento contiene indirettamente dello zucchero.
  • Occhio al prezzo!!! Molte volte capita di scegliere il prodotto in base al prezzo, pensando di risparmiare, ma in realtà se confrontiamo i due prodotti ci possiamo rendere conto che non sempre è così. Impariamo a confrontare il peso: molte volte quello che costa di meno è perché contiene meno prodotto. Impariamo a verificare la qualità: spesso l’uso massiccio di additivi sottolinea la scarsa qualità dell’alimento.

Quando si fa la spesa è opportuno utilizzare non solo gli occhi; facciamoci guidare dal buon senso perché a volte è meglio acquistare di meno ma prodotti di qualità piuttosto che riempire il carrello di prodotti scadenti che danneggiano solo la nostra salute. Sicuramente in questo modo risparmieremo sui costi derivanti dalle spese mediche.

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