La festa del 2 Giugno è la Festa della Repubblica. Ogni anno ricorre questo evento che ha inizio nel 1946 con il referendum divenuto famoso per la semplice domanda: Repubblica o Monarchia?.
Non vi sto a raccontare come è andata a finire :-)
Ma è molto interessante invece analizzare come, in quegli anni, la cucina italiana si presentava in un Paese povero, appena uscito dalla guerra e con molta fame (in tutti i sensi).
Gli anni 50′ rappresentano un periodo particolare per la cucina italiana, è il periodo delle grandi migrazioni ma anche quello che segna il cambiamento delle abitudini dell’italiano medio con l’introduzione della cultura americana e degli alleati.
Ho trovato in rete un menù tipico degli anni 30 (che poco si discostava da quello degli anni successivi nelle famiglie medio borghesi), pubblicato su una storica rivista “La cucina italiana”. Come si può notare la pasta, l’olio extravergine di oliva e le verdure non erano tipiche della famosa dieta mediterranea; infatti non si parlava ancora di pasta asciutta.
Pranzo | Cena | |
Domenica | Anitra alle lenticchie Torta soave | Minestrina in brodo Polpettine di carne varia |
Lunedì | Zuppa del marinaio italiano Vitello tonnato | Minestra di farro Bracioline di manzo al finocchio Marmellata di pomidoro |
Martedì | Cuore di maiale in zuppa Patate alla carne | Spaghettini al burro e parmigiano Bracioline di vitello al pomidoro |
Mercoledì | Passato di fagiuoli con cavoli Bistecche toscane | Stracciatella in brodo di estratto di carne Fritto di provatura |
Giovedì | Maccheroni spezzati al basilico Pollo con sangue di maiale Peperoni in padella | Minestrina in brodo Crostini napoletani Fichi secchi |
Venerdì | Ravioli di magro Sogliole del maggiordomo | Zuppa di verdura Uova in camicia con salsa di capperi, acciughe e aceto Composta di castagne |
Sabato | Brodo di ossa Cotolette alla crema, infarinate e dorate | Uova al forno Composta di uva moscatella |
Interessante vedere come gli ingredienti principali siano quelli che noi oggi disprezziamo come le interiora di maiale (cuore, fegato) o ossa non ben specificate di quale animale.
Inoltre nello stesso periodo, negli anni successivi al referendum (’50), si diffondono le prime televisioni e le abitudini degli italiani si evolvono, in pratica cominciano a subire il passaggio da una società di sopravvivenza ad una di consumo (ovviamente chi se lo poteva permettere). Arriva il Carosello (1957) con tutti suoi spot e i primi accenni al marketing ed alla vendita dei prodotti alimentari.
Guarda il video
N.B. 5′ minuto se si vuole vedere il primo spot della Campari e del panettone Alemagna.
Infine vi propongo alcuni manifesti comparsi negli anni 50 dedicati al cibo.
Quale di questi riconoscete?
La storia, gli usi e le tradizioni in cucina non sono le stesse della vita di tutti i giorni del nostro secolo.