La frittura di pesce o frittura di paranza è composta prevalentemente da pesci di piccole dimensioni. Ecco un esempio di quali pesci sono ideali per la frittura di paranza: triglie, merluzzetti, piccole sogliole, zanchette, alici. Al pescato con le spine poi si aggiungono anellini di calamari e seppioline, gamberetti, polpi e come contorno le pettole con baccalà.
Il nome della frittura di pesce deriva dalla tipologia di pesca fatta con barche che trascinano le reti da fondo (a strascico appunto), infatti queste vengono chiamate paranze.
Qui in Puglia come si può ben pensare una frittura di paranza non manca mai nè in casa nè nei ristoranti che con il pesce fresco preparano piatti tipici pugliesi come il ciambotto di pesce o le cicale di mare.
Preparazione ricetta frittura di pesce (paranza)
- 1 kg di pesce misto
- 200 gr farina
- Q.B. olio extravergine di oliva o olio di arachidi
- q.b. sale
- limone (opzionale)
- Pulire il pesce delle squame, interiora se non fatto dalla pescivendolo
- Preparare la farina in un piatto ampio
- Versare l’olio evo in una pentola per friggere (si consiglia pentola alta per immergere il pesce completamente senza doverlo girare rischiando di romperlo)
- Infarinare il pesce uno alla volta senza romperlo dal più grande al più piccolo
- Immergere nell’olio e cuocere per un paio di minuti circa (dipende dalla grandezza del pesce)
- Servire con sale e limone a tavola (condimenti opzionali)
Gustati una sequenza di immagini di frittura di pesce
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