Le cozze – tra cucina e dialetto

cozze

Le cozze appartengono alla famiglia dei mitili e sono un mollusco bivalve. Questo secondo le enciclopedie, a Bari la cozza è un frutto di mare che va mangiato crudo, al massimo accompagnato dal pane.

Il termine ha assunto nel tempo anche un’accezione dispregiativa nei confronti delle donne. Infatti di una donna poco curata, trasandata e un pò “grezza” si dice che è una cozza (conosci altri detti o modi di dire?). Non avete ben capito a Bari chi è una cozza ?
Guardate questo video in cui Emilio Solfrizzi (Toti) e Antonio Stornaiolo (Tata) interpretano storie di vita vissuta a Bari:

Ma ritorniamo alla nostra cozza. La cozza cruda non va assolutamente accompagnata con il limone, e Rocco Papaleo, esprime al 100% la reazione di un amante del frutto di mare crudo quando si tenta di premerci sopra un limone:

Oltre alla cozza nera (tarantina) tra i frutti di mare della stessa famiglia non possiamo dimenticare la cozza pelosa; chiamata così perchè presenta un guscio coperto da peluria ed ha un dimensione più piccola ed un colore molto più rossiccio. Questa rispetto alla cozza nera al 90% dei casi va servita cruda; ma un buono spaghetto non ne rovina il sapore.

cozze pelose

Quando si parla di frutti di mare diciamo sempre di mangiarli crudi, ma sappiamo anche come cucinarli :-)

Una ricetta semplice da preparare ma servita in qualsiasi ristorante di mare è la famosissima Impepata di cozze. Oppure spaghetti/linguine in bianco con cozze e vongole, cozze gratinate al forno e patate riso e cozze.

Inoltre si dice che le cozze sono buone nei mesi senza la R. Anche se è vero, in un paese di mare teoricamente le cozze le trovi tutto l’anno.

Per concludere vi posto una poesia trovata in rete di un anonimo compositore:

Brutta, sporca, scura scura dentro il mar non fa figura, ma se è pronta da mangiare è davvero un altro affare! Delle cozze gratinate ne puoi fare scorpacciate, la ricetta più apprezzataè la cozza all’impepata. Assolute o all’occasione con un poco di limone, queste cozze sono egregie, sono come le ciliegie: una sola ti si strozza, ma da cozza nasce cozza. Mangiar cozze non fa male, se non superi il quintale.

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