Come nascono i taralli? La ricetta dei taralli ha origini diverse in base alla regione ed al periodo storico. Si dice che in Puglia siano nati nel 1400 quando i pugliesi li offrivano con un bicchiere di vino ai visitatori; invece in Campania nel 1700 quando i panettieri per sfamare i poveri creavano questi anellini cotti al forno con lo strutto dagli avanzi dell’impasto del pane.
L’origine etimologica dei taralli invece è meno certa, e deriva dalle differenti lingue che hanno colonizzato le nostre terre:
- Francese: “toral” (essiccatoio)
- Graco:“daratos” ossia “sorta di pane”
- Latino: “torrère” (abbrustolire)
- Italico: “tar” (avvolgere)
I taralli sono preparati in diverso modo, in puglia quelli più conosciuti (salati) sono prima bolliti e poi cotti in forno. Oggi invece vedremo la ricetta dei taralli al vino dolci.
Preparazione ricetta taralli al vino dolci
- 500 gr farina “00”
- 200 gr di strutto o 150 ml di olio di semi di arachide
- 100 ml di vino bianco (se dolce è meglio)
- 5 cucchiai colmi di zucchero
- 1/2 bustina di lievito per dolci
- 1 pizzico di sale
- zucchero semolato per decorare
- Mescolare tutti gli ingredienti anche con un mixer
- Versare l’impasto su un piano da lavoro e impastare fino ad ottenere una pasta liscia e compatta
- Lasciare riposare 15 minuti in frigo
- Creare dei serpentelli e chiuderli dando a forma di una ciambellina o tarallo
- Passatele lo zucchero semolato solo su un lato (non passare i taralli nello zucchero per entrambi i lati, altrimenti in cottura i biscotti bruceranno sul fondo)
- Poggiare sulla teglia il lato non coperto di zucchero
- Infornare per circa 15 min a 180°.
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